E’ bene saperlo: ogni qualvolta sono coinvolta in una serata mi viene un’angoscia, uno stress che da due settimane prima lo stomaco mi si contorce al pensiero di ogni genere di problema potrò incontrare: dal dimenticarmi le cose da dire, dalla lingua che si inciampa, a tutti i problemi tecnologici possibili e immaginabili – i quali, sappiatelo, sono ogni volta diversi...
Ed ogni volta mi ritrovo a chiedermi “chi me lo fa fare di impormi questa sofferenza, a che pro?”
Poi si va, si cercano di risolvere i problemi tecnologici man mano che si
presentano e si comincia a raccontare e come per magia la lingua non si inciampa, le cose da dire non sono dimenticate, perché escono da dentro e tu lo sai.
E poi c’è quella luce negli occhi di chi ti viene a salutare, a darti la mano. Di quella luce mi nutro, quella luce che mi aiuta a rinnovare la mia.
Allora so di non essere inutile e so che la prossima volta che mi chiederanno
“verresti a raccontare la tua storia?” non potrò far altro che rispondere di
sì...
C'è da dire che la mia Aquila la sapeva lunga, lei....
Il Presidente del Gruppo Escursionistico Bedon - Luciano Chemello |
L'organizzatore della rassegna Nerio Brian